Cosa (non) ci faccio qui
Questo è un blog serissimo. Ma non serissimo scherzosamente, come spinoza punto it. Serissimo seriamente. Questo è un blog serio sul serio. Perché il suo autore è un tipo serio, e pure un poco noioso. Di conseguenza anche il blog è noioso, ripetitivo. Ci metto cose più o meno dello stesso genere, che si assomigliano un po’ tutte, nello stile e nei contenuti. Cose che hanno a che fare con il giornalismo, la letteratura e altre specie in via di estinzione. Insomma: poche idee, ma fisse – come disse quello là.
In realtà a me, come a tutti, piacciono un sacco di cose, e parecchio diverse tra loro. Ma non volevo buttare tutto nello stesso calderone, aggrovigliare ancora di più lo gnòmmero. Perciò qui non trovate: il commentino acido al fatto del giorno; l’ultimo spassoso video della band emergente nordestina; l’opinione mia sulla politica economica del governo; la ricetta dello sformato di farro e cipolle al curry; gli aneddoti sulle cose strane che dice mia figlia piccola quando si sveglia di notte; le peripezie lavorative di un (sempre meno) giovane precario. Per queste e simili cose, i vari social network vanno benissimo, anzi sono molto meglio. Invece qui trovate:
– gli articoli che escono sulle varie testate con cui collaboro – previa autorizzazione delle stesse – e non (solo) per spararmi le pose, ma soprattutto per condividere info che magari ho stentato a trovare in rete; ogni tanto anche qualche pezzo scritto ad hoc, su libri e dischi usciti di recente e no. Questa è la categoria Articoli
– trame, schede, recensioni, estratti, citazioni o semplicemente titoli: di libri che non esistono, se non nella mia testa. Alcuni di questi potrei davvero provare a scriverli (è una minaccia); altri resteranno solo un’idea bislacca. E’ un chiaro omaggio, o plagio, a J.L. Borges (che mi perdoni) e perciò va sotto il titolo di Finzioni
– appuntamenti, notizie, recensioni e altre cose biecamente autopromozionali riguardanti il libro mio, Non siamo mai abbastanza
– racconti, autonomi e slegati da qualsiasi altro progetto, semplicemente Racconti
– brevi versi, malriuscite imitazioni di Toti Scialoja (anche a lui imploro pietà), maestro in composizioni di assonanze solo in apparenza senza senso ma zeppe di sostanza. Epperciò siccome nonsense proprio non mi piace, le ho chiamate Scialojate
– novità: il writing coach! Che sono sempre io, ma stavolta a scrivere siete voi
Questo ci faccio qui, non altro, e già mi pare abbastanza. Per tutto il resto c’è Facebook.
Ho un blog in cui butto nello stesso calderone praticamente tutto quello che citi. Ma – lo ammetto – solo perché non ho la costanza di scriverne uno monotematico (o quasi). Quindi ti seguo, nella speranza di capire come si fa 🙂
ah be’, che responsabilità 😉
comunque a un anno di distanza quello che mi sembrava un ambito ristretto, ora mi pare enorme e confuso. ma ormai sono qua…
Bel blog. L’ho scoperto ora. Meglio tardi che mai
Ma dove hai vissuto finora? 😀
no ma davvero, grazie! capirai, non sono mica una star…