Chi (non) sono
Se scrivete “Dario De Marco” nei motori di ricerca, trovate tantissime pagine. Che rimandano a tantissime persone diverse. E’ il guaio di quelli con un cognome comune come il mio (e menomale che i miei non hanno seguito le regole tradizionali del sud, altrimenti mi chiamavo Pasquale o Luigi, omonimi a palate). Per cui se siete arrivati qui googlandomi, mi dispiace per voi, perché avete già esaurito la vostra quota di fortuna per oggi, quindi non comprate un gratta e vinci.
Questo per dire, alla fine, che nel presentarmi e spiegare chi sono, devo anche precisare chi non sono. E colgo qui l’occasione per salutare tutti i miei omonimi: ciao ragazzi, vediamoci una volta di queste!
Sono nato a Napoli, ma non sono il Dario De Marco aka Morgan DJ born in Naples.
Sono laureato, ma non sono il Dario De Marco oculista che Google ripropone a ogni pagina, né il Dario De Marco ingegnere che dirige cantieri in mezza Italia: ho un banalissimo (e inutilizzato) diploma in giurisprudenza.
Faccio il giornalista, ma non sono il Dario De Marco che ha creato e dirige un sito dedicato al wrestling: scrivo soprattutto di letteratura e musica.
Suono la chitarra, ma non sono il Dario De Marco che compone e interpreta canti cristiani evangelici su Youtube: sono parecchio stonato, e anche un po’ ateo.
Ho la passione per la musica etnica e afroamericana, ma non sono il Dario De Marco bluesman: mi piace più il jazz, e soprattutto non ho la stoffa del musicante professionista, purtroppo.
Ho sempre voluto fare lo scrittore, ma non sono il Dario De Marco che ha pubblicato il romanzo finto-autobiografico Non siamo mai abbastanza… ehi, un attimo: invece sono proprio quello! Mannaggia, adesso mi tocca dare delle spiegazioni…
Update: e adesso ci metto la faccia (intervista rilasciata durante il Salone del Libro 2013 all’agenzia Hub09)
Ma mi sono persa l’inizio del blog? Hai già scritto ieri? (te li porti bene 21 anni). Mo’ ti posto subito sul mio FB, anche se ultimamente latito, questo blog val bene in pizzino.
non ti sei persa niente d, sei sul pezzo come sempre! sono io che ho pensato di “ufficializzare” il blog solo quando avevo già su un po’ di post… me l’ha consigliato anche la mia coach!
Grande Dario (non quello che…, proprio tu!!!!)
e grazie! proprio io io, non quello che odia le infradito perché non può metterle coi calzini?
Ciao Dario…
io sono quel ragazzo del De Nicola che ti chiese di fare l’intervista, non so se ti ricordi…
comunque sei GRANDE…
e vabbè dai, mo’ non esagerare se no mi pare che mi sfotti…
mi ricordo, certo! scrivimi via mail (o su fb) che vediamo come fare sta cosa
grazie
grazie a te…
comunque adesos ti agigungo su fb così parliamo da li…
ok ti aspetto (attento agli omonimi, cfr. sopra…)
adesso* xD
[…] Che poi io, mica mi ricordo mai la differenza fra “fare outing” e… e… com’è l’altro modo? Be’, insomma, proprio mentre mi accade la cosa di cui vorrei parlare qui, su faccialibro comincia a circolare il link del post “Precari della cultura: urge corso di autodifesa” sul blog di Dario De Marco. […]
Mi piacerebbe mettermi in contatto con te per proporti delle recensioni. Se ti va, scrivimi.
La mia mail è nella colonnina destra del blog! se ti va, scrivimi 😉
Ho letto con grandissima attenzione e soddisfazione il Suo eccellente elenco dei romanzi che Lei consiglia :
Lei e’ formidabile !
Pero’ se Lei me lo permette perche’ non Diario di un millennio che fugge di Marco Lodoli ?
E’ uno dei piu’ bei romanzi che io abbia mai letto.
Comunque congratulazioni vivissime !
Finalmente sono riuscito entrare in contatto.
Sono un pensionato che da 5 anni si dedica appassionatamente a letture sulle levitazioni e a impasti relativi.
Ho letto molto sull’argomento compresi alcuni libri citati nel suo libro
Mi piace dirle che il suo libro alla ricerca della pizza perfetta mi è piaciuto veramente tanto.
Anche i contenuti tecnici sono splendidi e perfettamente comprensibili da un inesperto come me.
Tuttavia le scrivo perché mi sembra di trovare una piccola omissione nelcapito lpintitolato la ricetta della pizza Gourmet.
Ecco a pagina 245 del libro non trovo le quantità previste per la pasta madre o il licoli.
Sarebbe così gentile da informarmi delle quantità.?
Chiedo scusa per il disturbo e complimenti ancora per l’opera grazie.
silvioantolini@hotmail.com
grazie mille Silvio, e mi scusi per il ritardi nella risposta. La quantità di lievito naturale dipende anche dalla forza e dalle caratteristiche che ha, oltre che dai tempi di lievitazione da gestire: comunque è raccomandabile partire da una percentuale attorno al 30% sul peso della farina (nella ricetta in esame, 500 gr di farina quindi 150 grammi di lievito)