Contro Eduardo
Pubblicato: 11 novembre 2014 Archiviato in: Articoli | Tags: dai giornali, Eduardo De Filippo, Roberto De Simone, Stati Generali, teatro Lascia un commentoTrent’anni sono passati dalla morte di Eduardo. Su Gli stati generali Francesco Nicodemo lo ha ricordato come campione di teatro civile. E ha sottolineato quanto oggi sarebbe importante far conoscere le sue cose ai più giovani, ai ragazzi per i quali “Eduardo De Filippo” è solo un mito imbalsamato, un nome vuoto, il titolo di una strada.
Di tutt’altro avviso, e da tutt’altra cattedra, Roberto De Simone ha operato una rilettura critica ferocissima sulle pagine del Mattino. Ferocissima, ma non acutissima, anzi molto zoppicante nelle argomentazioni. Secondo me.
Ora. Io ho una venerazione pressoché assoluta per il maestro De Simone – per il suo teatro, per le sue musiche, per i suoi scritti, per la sua intelligenza – un’adorazione quasi mistica (una volta chiamai a casa sua per intervistarlo, e quando lui alzò la cornetta e, cos’altro doveva fare, disse Pronto, io mi meravigliai così tanto che stesse parlando, e stesse parlando proprio a me, manco fossi al telefono con San Gennaro). Per dire, se mi condannassero a guardare tutti i giorni della mia vita una piéce, senza esitazione sceglierei La gatta Cenerentola e non Natale in casa Cupiello. (Io dico “io”, mi permetto di parlare di me, proprio perché non penso di avere opinioni così originali, gusti così unici: preferisco De Simone, come milioni di altre persone; così come milioni di persone preferiscono De Filippo). Però.
Al maestro De Simone ha risposto, sempre sul Mattino, il maestro Nicola Piovani, controargomentando da non-napoletano. E tutta la tarantella è stata ben riassunta e introdotta da Angelo Carotenuto sul suo blog. Volevo solo aggiungere qualche nota sulle argomentazioni del maestro, anzi sulle non-argomentazioni.
(Continua su Gli stati generali)
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