Il linguaggio segreto dei titoli

Il linguaggio segreto dei fiori

I messaggi segreti dei fiori

I fiori del giardino segreto

 

Il libro segreto delle sirene

Il segreto del regno perduto

Il messaggio segreto delle stelle cadenti

 

Il segreto del libro proibito

Il segreto delle viole andaluse

Il messaggio segreto delle farfalle

 

La scuola degli ingredienti segreti

Gli ingredienti segreti dell´amore

La cucina degli ingredienti magici

 

Il gusto segreto del cioccolato amaro

Il gusto proibito dello zenzero

Il gusto proibito della cannella

 

Profumo di spezie proibite

Il profumo delle foglie di limone

Il sentiero nascosto delle arance

 

Il profumo dei fiori d’acacia

Il profumo del tè e dell´amore

Il crocchio dei semi di zucca

 

Il profumo dello zucchero a velo

Il profumo dei fiori in Iraq

Il profumo della rugiada all’alba

 

Il profumo del pane alla lavanda

Il profumo della sabbia e del vento

Il profumo della farina calda

Tutti i titoli riportati sopra appartengono a libri realmente usciti negli ultimi mesi, tranne uno. Riuscite a indovinare, senza cercare su Google, di quale di tratta?

Ho detto senza andare su Google!


8 commenti on “Il linguaggio segreto dei titoli”

  1. uno è falso, gli altri sono generati automaticamente da un software in possesso alle Case Editrici™

  2. Gioia Gottini ha detto:

    spero che il crocchio dei semi di zucca sia finto, ma forse è l’ultimo di camilleri per i-pad

  3. Dario De Marco ha detto:

    Ps: si parla di fascette e non di titoli, ma comunque to file under Geniale Marketing Editoriale. guardate questo neonato blog http://fascettanera.blogspot.it

  4. antimateriablu ha detto:

    “Il crocchio dei semi di zucca?” Ma santo cielo, il tuo articolo mi ha inquietato, e parecchio.
    Viva il marketing -.-

  5. Stefano Nicosia ha detto:

    ahahah proprio oggi pensavo alle copertine con adolescenti diafane che stanno spopolando da qualche anno a questa parte. Ad accostarle si avrebbe un girone infernal-visuale, straniante (o straziante) quanto la tua raccolta di titoli, molto arbasiniana. E forse radical-chic? : )

  6. Denise Picci ha detto:

    Ci vorrebbe un generatore automatico di fantasia.
    I titoli coi profumi vanno tantissimo in biblioteca, mai che ne ricordino uno giusto quando li chiedono, spesso vengono fuori combinazioni divertentissime.
    http://narrativainbiblioteca.blogspot.it/2012/03/madeleines.html

  7. max9000 ha detto:

    IL TITOLO PER UN LIBRO E’ COME IL GRIDO DEL GIORNALE.DEVE AMMALIARE IL LETTORE E RENDERLO DESIDEROSO DI LEGGERE


Scrivi una risposta a Fabio Cionini (@fabiocionini) Cancella risposta